La Libertas Nazionale ha ‘incoronato’ Luigi Porracin nuovo responsabile per il settore sci alpino. Una nomina calata dall’alto, che va a premiare un territorio (quello del Friuli Occidentale) sempre ricettivo nel settore degli sport invernali, basti pensare che negli ultimi quattro anni il comprensorio del Piancavallo ha ospitato due edizioni dei Campionati nazionali dell’ente di promozione sportiva. La Libertas riconosce anche che nel Pordenonese si sa fare squadra, superando le difficoltà di fondo e i campanilismi. Luigi (per tutti ‘Gigi’) Porracin, classe 1961, è il dt dello Sci Club Pordenone, ha fatto parte della squadra del Comitato regionale per 5 anni consecutivi. È attuale allenatore di massimo grado della Scuola tecnici federali.

 

D Gigi, come ci si sente nella veste di Responsabile nazionale Libertas?

R ‘La mia forza è avere al mio fianco diverse persone dotate di grandi qualità umane, che condividono con me progetti e finalità. Tutti i miei passi li farò concordando la strategia con l’amico e mentore Ivo Neri e il presidente regionale Bernardino Ceccarelli. In primis, la cosa più importante da fare è stringere un accordo con la Fisi, che deve identificare nella Libertas un partner e non un concorrente’.

D Allo Sci Club Pordenone sei il deus ex machina, cosa ti anima in questo settore?

R ‘La mia è una schietta passione, trasmessa ai figli che a loro volta sono bravi maestri di sci. Del resto, la mia vita è da sempre fatta di sci dalla mattina alla sera senza mai una sosta, neppure per le vacanze, ma soprattutto senza mai annoiarmi’.

D Perché una famiglia deve spingere i figli a praticare lo sci?

R ‘Lo sci è sicuramente uno sport costoso, ma trascorrere una giornata sulla neve non ha prezzo. Lo sci si divide in alpino e nordico, agonistico e amatoriale, con attrezzi nuovi, usati o a noleggio, con lezioni di insegnamento individuali o collettive, con il pranzo al ristorante o al sacco, …tutte scelte che influenzano i costi. E qui entrano in gioco gli Enti di promozione quali la Libertas, che può proporre pacchetti ‘super economy’, grazie alla propria indiscussa capacità organizzativa e alla presenza capillare nel territorio. La Libertas ha numeri da capogiro in termini di tesseramento soci, un fattore che, unito a una politica mirata alla promozione, fa abbassare i prezzi. E poi per i bambini praticare lo sci costituisce un’esperienza unica, travolgente, salutare ed esaltante’.

D Il polo del Piancavallo va a stagioni alterne: troppa neve o troppo poca. Come variare sul tema per non migrare altrove?

R ‘Piancavallo, anche con difficoltà oggettive di meteo, è sempre riuscita a garantire la neve nel periodo invernale. Questa stazione è all’avanguardia da questo punto di vista. Inoltre si affaccia sul Friuli, sul Veneto, e su una pianura piena di gente laboriosa. Ed è per questo che qui, Natale e weekend sono sempre ‘tutto esaurito’. Casomai sono preoccupato dei buchi vuoti durante la settimana. E allora una politica con prezzi ancora migliori dal lunedì al venerdì farebbe la differenza, puntando sull’offerta di ski pass, scuola sci, esercenti e un pullman bianco Pordenone – Piancavallo. Credo che per tutti sia meglio guadagnare poco, piuttosto che non guadagnare nulla. Altra cosa fondamentale è creare servizi mirati e far diventare Piancavallo una cittadella dello sport, degli eventi della cultura, anche durante la bassa stagione. Bisogna mettersi attorno un tavolo e ragionare sulle grandi opportunità che anche i periodi di crisi offrono sempre’.

D Il movimento federale, anche a livello locale, è preda di fuorvianti campanilismi…

R ‘In periodi di crisi, i campanili rischiano di cadere. Gli Sci Club buttino nel pattume le asce di guerra, instaurino collaborazioni per diversificare e specializzarsi. Bisogna poi anche svecchiare i quadri dirigenti, laddove siano i giovani con professionalità i veri protagonisti della neve e della politica della montagna’.

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