La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha abusato della propria posizione dominante nel mercato dell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico per escludere gli Enti di Promozione Sportiva e limitare la loro attività nel settore delle competizioni calcistiche amatoriali

Il 6 aprile 2023, Libertas aveva segnalato presunte condotte distorsive della concorrenza poste in essere da FIGC, che nella sostanza potevano ostacolare o impedire alle società  affiliate, così come alle numerose ASD affiliate anche ad altri EPS, la partecipazione a competizioni calcistiche giovanili a carattere ludico-amatoriale organizzate dagli EPS.

Pantano: “La posizione dominante di FIGC nell’organizzazione di competizioni calcistiche a carattere agonistico, in virtù dei poteri speciali ed esclusivi di regolamentazione e coordinamento nell’attività del gioco calcio conferiti dal CONI, correva il rischio di essere estesa anche ai tornei ludico-amatoriali. Un tale atteggiamento minava la posizione di  libera concorrenza con gli EPS, arrecando un danno agli EPS stessi oltre che alle nostre ASD, a cui veniva limitata la libertà di scegliere i tornei a cui far partecipare le proprie squadre e i propri giovani atleti.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, al termine del procedimento, ha sanzionato la Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro.

L’Autorità ha infatti accertato che la Figc, almeno a partire dal 1° luglio 2015, ha attuato una complessa strategia escludente per rafforzare la propria posizione dominante nell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico e per estenderla anche al mercato dell’attività ludico-amatoriale, in cui opera in concorrenza con gli Enti di Promozione Sportiva (EPS).

La strategia abusiva si è realizzata innanzitutto attraverso la mancata stipula, da parte della Figc, delle convenzioni richieste dal Regolamento Eps del Coni (2014) per lo svolgimento dell’attività agonistica. Ciò ha consentito alla Federazione di precludere agli Eps l’accesso al mercato dell’organizzazione di eventi a carattere agonistico, garantendo così a sé stessa una posizione di sostanziale monopolio.

In secondo luogo, la Figc ha usato in modo strumentale il proprio potere regolatorio, considerando illegittimamente come agonistica l’attività amatoriale svolta dagli Enti di Promozione Sportiva con atleti compresi tra i 12 e i 17 anni. Inoltre ha imposto anche per gli atleti fino ai 12 anni (per definizione non rientranti nell’attività agonistica) il convenzionamento tra la Federazione e gli Eps e la pre-autorizzazione dell’evento, limitando così la libertà delle Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate alla FIGC e dei loro atleti con doppio tesseramento di partecipare ai tornei organizzati dagli Eps. In questo modo è stata ridotta la capacità degli Enti di Promozione Sportiva di esercitare una sufficiente pressione competitiva sulla Federazione, ostacolando e/o indebolendo la concorrenza nel mercato dell’organizzazione di eventi ludico-amatoriali.

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