E’ terminato da qualche settimana il torneo di Vienna che ha visto come protagonisti, per il nostro settore maschile, i due gruppi dell’annata ’99: il gruppo Regionale di Marco e Marino, ed il gruppo Eccellenza, guidato da Enrico e Matteo, al quale si sono aggregati anche due atleti del ’98, Federico e Riccardo.

Entrambi i team si sono disimpegnati nei rispettivi contesti. I ’99 Regionali hanno disputato tutte le loro gare all’interno del comprensorio del liceo scientifico Astgasse, una struttura a dir poco all’avanguardia. L’eccellenza ha giocato invece il suo girone di qualificazione a

Rennweg, Vienna sudorientale, affascinante struttura ricavata da una chiesa sconsacrata, che oggi ospita, in serie, due campi di basket.

 A commentare le prestazione dei nostri giovani atleti saranno proprio i giovani coach, Enrico e Marco, anch’essi alla prima esperienza internazionale in panchina.

 Gruppo eccellenza

 “Abbiamo preso la prima partita forse un po’ sottogamba, siamo partiti lenti e confusi, per il non esserci subito calati mentalmente nel torneo. Dal secondo quarto in poi abbiamo ingranato ma il distacco iniziale accumulato nei confronti dei bravi austriaci dell’Augsburg ce lo siamo portati avanti fino alla fine. Seconda partita vinta agevolmente 71-8: i ragazzi con questa vittoria sono riusciti a prendere la carica giusta per affrontare la terza partita, quella che determinava il passaggio nel girone high con un grande spirito di squadra, dando tutti il massimo e avendo capito che potevano giocare molto meglio di quanto fatto nella prima partita, hanno vinto con merito e con una bella prestazione la partita. Da sottolineare il contributo portato da tutti, anche da chi è stato impiegato di meno durante il campionato ma che in questo contesto è riuscito a dare il massimo delle sue possibilità.

Siamo quindi entrati come seconda classificata nel girone high, che prevedeva un secondo turno con girone a tre squadre e due gare, entrambe il giovedì; la prima partita l’abbiamo persa 40-43 contro i belgi del Basket Sea. Siamo partiti molto carichi ma nel secondo quarto un black-out generale ci ha portato a meno venti. Nei rimanenti due quarti siamo riusciti a farci sotto anche se con molta fatica e sbagliando troppi tiri liberi: ciononostante ci siamo giocati gli ultimi due minuti punto a punto, anche se sempre sotto, pur toccando il -1. Forse alcune decisioni discutibili di tavolo e arbitri e soprattutto la poca esperienza dei ragazzi in questi momenti, non ci hanno permesso di agguantare gli avversari sul pareggio, pur avendo anche la palla dell’ultimo secondo per provarci.

Al di la’ del risultato buona prova, avessimo attaccato la spina un

po’ prima e accettato il duro confronto fisico contro i prestanti

avversari, chissà come sarebbe andata…

Seconda e ultima gara persa di tanto, 31-61, con diversi infortuni e molta stanchezza addosso: contro i macedoni del Feniks, allenati per l’occasione dal coach della nazionale senior macedone, non siamo mai riusciti ad entrare in partita e la superiorità, innanzi tutto fisica, degli avversari è stata netta e indiscutibile.”

 

Gruppo regionale

 L’esperienza viennese ha portato ad una maggiore coesione del gruppo e in questo senso è stata una grande settimana. A livello cestistico, al di la’ delle assenze, abbiamo visto confermate le nostre lacune e l’essere siamo ancora tanto lontani dall’idea di squadra in campo, nonostante in molti momenti difficili e contro avversari proibitivi siamo riusciti a tirare fuori una grinta e una voglia apprezzabili. Le cose migliori, sicuramente anche per la caratura degli avversari, un po’ più alla portata dei nostri, si sono viste nella giornata di venerdì, quando abbiamo chiuso con le due gare previste dal girone low: i ragazzi hanno ascoltato le indicazioni degli allenatori e ne

sono uscite delle gare equilibrate, da cui sì, siamo usciti con la sconfitta ma con la convinzione di averci provato e di esserci, soprattutto nell’ultima gara, andati molto vicino. In molti casi abbiamo visto degli ottimi sprazzi, con giocate che cominciano ad essre apprezzabili da parte dei ragazzi che, anche per il minutaggio e le occasioni a disposizione, hanno risposto in maniera positiva.

C’è ancora tanto e tantissimo da fare e lo sapevamo prima di partire. Vienna ce l’ha confermato, ma ci ha detto anche che dipende da noi e dalla nostra volontà di impegno, di grinta e di conquista di spazio e occasioni per migliorare.

 

In conclusione, il bilancio è stato positivo, anche alla luce del fatto che i nostri due gruppi hanno praticamente sempre giocato contro avversari anagraficamente più grandi (98) e fisicamente straripanti, ma la figura è stata buona ed entrambi i gruppi hanno fatto una buona figura, davanti ad un grande pubblico, sempre presente alle gare, sia di nostri supporters al seguito, sia davanti a rumorosi tifosi delle avversarie.

Per non parlare del fuori – campo, dove tutti quanti hanno tenuto un comportamento ottimo e un entusiasmo ed una allegria molto positive, cogliendo il senso dell’esperienza e, riteniamo, essendosi portati a casa qualcosa che, alla partenza, non avevano.

Dal Prater a Stephanplatz,ai tanti momenti felici nella struttura di Schmelz o in mensa, o ancora nelle vicine birrerie, abbiamo lasciato una positiva impronta rosso Libertas.

Certo, siamo ritornati con qualche sconfitta in più, ma con molti momenti di gruppo che in futuro potranno solo che aiutare i ragazzi nella loro crescita sportiva e personale. Vienna, auf wiedersehen!”

 

Nel settore femminile, invece, l’Under 13 ha presentato una squadra composta da 5 ragazze 2001, 4 ragazze 2002 e una 2003, accompagnata dagli allenatori Fabiana Zara, Matteo Esposito e Max Fait. Inserite nel girone B a 4 squadre, le ragazze però arrivate in terra austriaca hanno da subito dimostrato che l’esperienza seppur positiva, non bastava loro, ma che avrebbero potuto ben figurare togliendosi piccole soddisfazioni.

La prima gara del girone di qualificazione ci vedeva opposti a Bucarest, squadra sia fisicamente che tecnicamente ancora indietro rispetto a noi, le esperte sara, lucia e francesca coadiuvate dalle compagne 2001 giulia e sabrina permettono subito di portare la gara in nostro controllo e quindi di far ruotare tutte le giocatrici che possono calcare il campo di gioco provando l’esperienza contro le avversarie di un anno più grandi. Risultato finale di 48 a 19.

Seconda giornata che inizia prestissimo, la gara contro il Ratiopharm Ulm infatti è in calendario alle ore 08.00. E’ questa forse la gara che incornicerà il torneo di vienna di quest’anno per le ragazze Under 13, evidentemente ben riposate e con la fortuna di giocare “in casa” (nella stessa scuola in cui alloggiavamo) le nostre partono a razzo e con un 11 a 2 del primo quarto mettono una buona parte della gara in tasca, a differenza della gara precedente oggi seppur giocando di prima mattina riusciamo ad avere maggior concentrazione sia sul tiro da sotto che anche in difesa, solo un piccolo spiraglio ci fa temere di dover sudare il risultato finale quando le avversarie nel terzo quarto provano a rimontare qualche punto ma la nostra concentrazione non svanisce e riusciamo a portare a casa la gara per 35 a 20. Buone le prove in questa gara oltre che delle ragazze del 2001 anche di irene e sara del 2003.

Ultima gara del girone che ci vede già matematicamente qualificati al secondo turno, ma in palio c’è il passaggio diretto ai quarti di finale per la squadra che si qualificherà prima. Difronte a noi le tedesche dell’Osterath, squadra fisicamente non temibile ma con una velocità di gioco e una pressione difensiva non indifferente, primi due tempi infatti in perfetto equilibrio tra le due squadre, e solo nel terzo quarto riusciamo a scavare un break decisivo che ci permetterà poi punto dopo punto di allungare fino al risultato finale di 46 a 27. Da segnalare in particolare in questa gara la grande prova di carattere delle ragazze del 2002, che utilizzate a spiccioli hanno saputo farsi trovare pronte nel momento del bisogno dando l’aiuto in campo di cui la squadra necessitava in quel momento, tra tutte matilde la guerriera che in tre minuti ha dato grande prova difensiva, ha centrato un canestro e si è guadagnata la lunetta subendo un fallo in un momento deciso della gara.

Festeggiamenti serali quindi per le ragazze, che partite con aspettative sicuramente differenti avevano invece già centrato l’obiettivo di qualificarsi tra le prime 8 squadre su ben 22 ai nastri di partenza.

Quarto di finale ancora in casa, nella palestra di Schmelz, contro Budapest. Squadra sicuramente superiore fisicamente ma più importante sul lato tattico di gioco, con individualità importanti e esperte. Dalla prima vista sulla carta la gara partiva sicuramente in salita, le avversarie spiate alla mattina negli ottavi di finale avevano dato da subito dimostrazione di essere una squadra tosta. E le aspettative infatti non si lasciano disattendere, le ungheresi partono subito forte e con un parziale di 14 a 3 del primo quarto mettono subito in difficoltà le nostre. Proprio però nel momento peggiore della gara, grazie ad un tifo continuo da parte delle nostre squadre maschili, presenti in palestra a sostenerci, e grazie al giusto pizzico di orgoglio, le nostre ragazze si lanciano in una battaglia sul campo, che con in testa francesca turcinovich riescono a recuperare palloni su palloni e riescono a lanciare sara fumis e lucia a turno in contropiede. Per fermare le nostre incursioni la miglior giocatrice delle avversarie è costretta a commettere falli e quindi arriva d’obbligo la sua sostituzione. In questo momento riusciamo quindi a scavare il break che ci permette di recuperare e superare la squadra avversaria. Si chiude il secondo quarto infatti sul 17 a 12 per noi. Terzo quarto in sostanziale parità dove però la situazione falli delle nostre, e l’impossibilità di effettuare tutte le rotazione della squadra avversaria inizia a farsi sentire.

In un clima da stadio inizia l’ultimo quarto della gara che dopo pochi minuti ci vede perdere francesca per falli, e sara e lucia che oltre ad essere condizionate a loro volta dai falli non riescono a recuperare il fiato che permetteva loro di ragionare in attacco, un paio di palloni persi e qualche azione tattica con pick and roll delle avversarie, che hanno colpito proprio su sara 2003 (giustamente inerme difronte a questi giochi per lei che pratica ancora minibasket, totalmente sconosciuti) permettono alle avversarie di chiudere la gara sul 33 a 28 e di aggiudicarsi quindi la semifinale.

 

Per quanto riguarda l’Under 17 femminile, squadra al gran completo, tutte e 10 le ragazze infatti sono partite alla volta della capitale austriaca, accompagnate dai coach Gianni Neppi e Fabiana Zara, e per l’occasione dirigente di prestigio il Presidente Presti.

Squadra che ormai da più di un mese non affrontava gare ufficiali, e da qualche tempo faceva forse fatica a trovare in palestra la giusta concentrazione.

Più di 40 squadre alla partenza della categoria Under 16 nel torneo di Vienna quest’anno, ed infatti da subito si capisce che non sarà facile centrare una qualificazione.

Prima gara del girone di qualificazione contro Rothenburg, come al solito facciamo fatica ad ingranare ed una difesa ad uomo non proprio attenta permette alle avversarie di mantenere il controllo della gara, coach Neppi allora immediatamente ribalta l’andamento difensivo alternando difese a zona che mettono in difficoltà le avversarie, e seppur con una non precisa prova al tiro chiudiamo la gara sul 49 a 36.

Seconda giornata che ci vede opposte allo Schwabach, gara sicuramente più equilibrata e più dura sul campo, dove ancora una volta è grazie alla pressione e alla tattica difensiva che riusciamo ad imporci per un 53 a 59. Gara successiva contro Jelgava, squadra fisicamente ben disposta, che infatti da subito fa sentire la propria superiorità in campo, all’arbitraggio non attento sfugge più di qualche colpo non concesso a discapito delle nostre, che spesso finiscono a terra concedendo facili contropiedi alle avversarie. Una maggiore lucidità in attacco ci permette però di caricare di falli le avversarie che a turno una ad una devono abbandonare il terreno di gioco, e ci permette quindi di chiudere la gara anche con un discreto vantaggio sul 49 a 31.

Come per le colleghe più giovani, anche le ragazze Under 17 arrivano all’ultima gara del girone con la consapevolezza di essere già qualificate per gli ottavi di finale, rimane solo da stabilire chi sarà la prima del girone. Avversaria di turno l’Osterath, che non preoccupa più di tanto il coach, che per altro aveva già adocchiato le avversarie nella gara precedente, e con una difesa box and one, ed una serie di contropiedi conclusi positivamente, oltre che un ragionato attacco alla loro zona, riusciamo ad aggiudicarci il primato del girone vincendo anche l’ultima gara per 45 a 32.

 Ottavo di finale contro OOstende, squadra sicuramente alla nostra portata, ma forse maggiormente concentrata e convinta sul campo, seppur presente solo con 6 elementi, e la maggior motivazione rispetto alla nostra di prendersi i quarti di finale permette alle avversarie di aggiudicarsi il risultato finale per 35 a 15. Gara dai due volti l’ultima, con i primi due quarti in sostanziale parità e con un punteggio quasi da incontro di calcio, 9 a 8 il risultato nell’intervallo lungo, poi black out da parte delle nostre, dovuto anche al fatto che ben presto Furlanetto e Presti devono abbandonare il terreno di gioco a causa dei falli, spazio allora per tutti gli elementi della squadra che a turno calcano il parquet, quarti di finale quindi alle avversarie ma sicuramente buona la prova delle nostre.

A tirar le fila della settimana il coach si dice più che soddisfatto dell’esperienza fatta, sia fuori dal campo come gruppo, ma anche a livello di gioco espresso, tutte e 10 le ragazze hanno dato quanto richiesto a loro, anche provando delle soluzioni nuove o poco provate prima specialmente in difesa. In attacco invece finalmente abbiamo visto che il contropiede può essere un’arma a nostro vantaggio, oltre che aver gestito con più attenzione e con maggior ragionamento contro le difese schierate.

 

 

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