
Un silenzio che ha parlato più di mille parole quello che la scorsa domenica ha avvolto il Velodromo Paolo Borsellino di Palermo durante l’11ª edizione del Memorial Melvin Bitrayya Fair Play, evento sportivo divenuto molto più di una partita di calcio: un abbraccio collettivo, un gesto di amore, un atto di memoria. Melvin Bitrayya non era solo un giovane studente di Giurisprudenza. Era un ragazzo con il sogno di diventare
avvocato, con il desiderio di difendere la giustizia e dare voce a chi non ne ha. Il destino, però, ha interrotto brutalmente il suo cammino quando il 1° marzo 2014 un incidente lo ha strappato alla vita a soli vent’anni. Da allora, Palermo non ha mai smesso di ricordarlo. Sul campo, a onorare la sua memoria, tre squadre che incarnano il valore del servizio e della cura: la Karol Strutture Sanitarie, la OPI Infermieri Palermo e quella dei Medici della Prima Rianimazione dell’Ospedale Villa Sofia. Professionisti che ogni giorno combattono per la vita, stavolta uniti per celebrare quella di Melvin. Presenti all’evento le istituzioni cittadine e regionali: il sindaco Roberto Lagalla, il deputato questore dell’ARS On. Vincenzo Figuccia, l’assessore allo Sport Alessandro Anello e il presidente del Centro Regionale Sportivo Libertas
Sicilia Giuseppe Mangano. La loro presenza ha confermato quanto il ricordo di Melvin sia diventato patrimonio della città. Per la cronaca, la vittoria è andata alla squadra Karol Strutture Sanitarie, guidata dal presidente Marco Zummo, ma il vero trionfo è stato quello della solidarietà, del rispetto e dell’umanità. Perché ogni passaggio, ogni gol, ogni applauso è stato un modo per dire: “Melvin, non ti abbiamo dimenticato”.