
Il 2 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, un’occasione importante per sensibilizzare la società sulle sfide e le opportunità legate alla neurodiversità. Tuttavia, come giustamente sottolineato dalle associazioni CambiaMenti APS e Libertas Benevento, la disabilità e la consapevolezza non possono essere ridotte a una singola giornata di celebrazione, ma devono essere vissute ogni giorno con impegno e rispetto.
Oltre la celebrazione: un impegno quotidiano
Troppo spesso il rischio di giornate come questa è che diventino solo un momento simbolico, utile per accendere i riflettori, ma insufficiente a generare un reale cambiamento culturale e sociale. La vera sfida è fare dell’inclusione una pratica quotidiana, qualcosa che non si limiti a eventi o iniziative sporadiche, ma che sia parte integrante del nostro modo di vivere, lavorare, educare e relazionarci con gli altri.
Per questo motivo, l’associazione ha scelto di sospendere le proprie attività in questa giornata, un gesto forte e significativo per sottolineare che l’inclusione non si dimostra con una celebrazione, ma con le azioni di ogni giorno. Un invito a fermarsi, riflettere e dedicare il proprio tempo alle persone che si amano, condividendo momenti autentici.
Rispetto reciproco: la base dell’inclusione
L’inclusione non può essere un concetto unilaterale: per essere autentica deve fondarsi sul rispetto reciproco. Questo significa non solo promuovere il riconoscimento delle differenze, ma anche ascoltare e accogliere le diverse prospettive, perché il vero cambiamento avviene quando ci si incontra a metà strada, senza pregiudizi o imposizioni.
Un impegno per il futuro
Affinché l’inclusione non resti solo uno slogan, è necessario un impegno collettivo che coinvolga istituzioni, associazioni, famiglie e singoli individui. Solo attraverso azioni concrete possiamo costruire una società in cui ogni persona, indipendentemente dalle proprie caratteristiche, sia riconosciuta e valorizzata per ciò che è.
La consapevolezza si costruisce ogni giorno. L’inclusione si pratica ogni giorno. Il rispetto si dimostra ogni giorno.
Con affetto
Pietro Esposito