La grande corsa verso lo Stadio Maradona di Napoli, dove la Libertas festeggerà il 12
ottobre tutti i suoi campioni nazionali 2024, continua. Anzi, in questo caso è più
corretto parlare di grande nuotata, perché la manifestazione in oggetto sono i
Tricolori di Salvamento, rassegna in 2 atti indetta dal Centro Nazionale e giunta alla
sua seconda edizione che anche quest’anno coinvolge, in una perfetta sinergia
logistica, i Centri Regionali del Piemonte e della Liguria. Il… primo tempo è andato in
onda, pardon in acqua il 7 e 8 giugno scorsi a Chivasso (TO) con le gare in piscina
mentre la “ripresa”, dedicata alle prove in mare, sarà ospitata il 29 settembre dalle
acque di Albissola Marina (SV).
Si è trattato di una due-giorni snella ma nel contempo intensa che ha dato spazio ai
giovanissimi (persino un partecipante del 2017!) come ai “veterani” (nella categoria
Assolute ha gareggiato una donna nata nel 1985), proponendo gare sui 50 e sui 100
metri dalle tipologie e difficoltà diverse: nuoto con ostacoli; traino manichino pinne
e torpedo; trasporto manichino con pinne; bandierine; pinne, oltre alle staffette
4×50 ostacoli e 4×50 mixed mista (2 maschi e 2 femmine).
A fare gli onori di casa, brillantemente coadiuvata dagli organizzatori locali di
Chivasso, Enrica Lanza che, dopo aver concluso il suo lungo cammino alla guida del
Centro Regionale del Piemonte (4 mandati consecutivi per un totale di 16 anni), è
entrata a far parte lo scorso 18 maggio del Consiglio Nazionale Libertas di cui è
diventata anche vicepresidente.
Accanto all’indiscusso significato promozionale, la manifestazione ha comunque
proposto contenuti tecnici d’alto livello, ospitando in particolare un serrato testa a
testa al vertice fra la SA-FA 2000 e la Libertas Nuoto Chivasso, conclusosi d’un soffio
(1230,5 punti contro 1149,5) a favore della prima. Gloria e indicazioni beneauguranti
anche per la PROJECT SPORT (terza con 519 punti), presente soprattutto nelle
categorie giovanili, particolare questo che contribuisce a trasmettere anche ai
giovani il messaggio che da sempre caratterizza il nuoto per salvamento, vale a dire
la cultura della sicurezza in acqua e dell’attenzione non solo a se stessi ma pure agli
altri, mettendo la propria competenza a disposizione di chi si trova in difficoltà.
L’appuntamento è quindi per il 29 settembre in Liguria dove il mare sarà il campo di
battaglia per le stesse squadre che si cimenteranno nelle prove in cui le competenze
atletiche dovranno dimostrare rapidità e modalità di soccorso in quelle che in gergo
tecnico sono chiamate “prove oceaniche”.

 

 

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