
La Libertas Provinciale di Avellino e il Casato Antinolfi segnano un’epoca: una donna alla guida dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano il Grande. Padre e figlia uniti nella storia: il Prof. Vincenzo Mancuso e Anna Maria Francesca Mancuso, Gran Maestri di due Ordini sotto l’alto patrocinio del Casato Antinolfi. Il tempo della storia incontra quello del coraggio. Il Casato Antinolfi, nobile dinastia custode di una delle più antiche e prestigiose tradizioni cavalleresche europee, ha compiuto un gesto destinato a lasciare un’impronta indelebile: per la prima volta, una donna è stata nominata Gran Maestro dell’Ordine Dinastico dei Cavalieri di Santo Stefano il Grande. La protagonista di questo momento storico è Anna Maria Francesca Mancuso di Sarno, giovane Dama di Gran Croce, simbolo di grazia, intelligenza e determinazione, chiamata a raccogliere un’eredità che attraversa i secoli. La sua nomina, solennemente proclamata dal Casato Antinolfi, rappresenta un punto di svolta epocale: mai prima d’ora una donna aveva ricevuto il titolo di Gran Maestro di un Ordine cavalleresco di antica tradizione dinastica. Al suo fianco, guida e ispirazione, il padre Prof. Vincenzo Mancuso, Gran Maestro dell’Ordine Imperiale dei Cavalieri della Gran Croce e Presidente Provinciale della Libertas di Avellino. È la prima volta nella storia che padre e figlia siedono contemporaneamente al vertice di due Ordini cavallereschi distinti ma uniti da ideali comuni di lealtà, fede e servizio, sotto l’illustre patrocinio del Casato Antinolfi. Quest’ultimo, con gesto di lungimiranza e onore, ha voluto conferire alla giovane Dama la massima onorificenza dell’Ordine Imperiale dei Cavalieri della Gran
Croce, riconoscendole il privilegio e la responsabilità di guidare l’Ordine Dinastico di Santo Stefano il Grande. A suggellare questo straordinario evento, la firma di un accordo di collaborazione tra la Libertas Provinciale di Avellino, l’Ordine Imperiale dei Cavalieri della Gran Croce e l’Ordine dei Cavalieri di SantoStefano il Grande: un patto simbolico e concreto, che unisce il mondo della tradizione cavalleresca a quello dello sport, della cultura e dell’educazione universitaria. Un ponte tra passato e futuro, tra etica, disciplina e formazione. Nella solenne Lettera di Investitura del Casato Antinolfi, risuona il motto inciso a memoria imperitura:«Fidei et Spei inservite, oboedientiam tenete, et Memoriam antiqui Nominis in aeternum custodite» — «Servite la Fede e la Speranza, mantenete l’obbedienza e custodite per sempre la Memoria dell’Antico Nome». Parole che oggi assumono nuova luce nella figura di Anna Maria Francesca Mancuso, simbolo di una generazione capace di coniugare la forza della tradizione con la visione del futuro. Studentessa presso l’Università degli Studi di Salerno, dove frequenta il secondo anno del corso di Ingegneria Edile, la nuova Gran Maestro incarna la modernità della cavalleria attraverso la cultura, l’impegno accademico e la promozione dei valori cavallereschi nel mondo universitario e sportivo. Sotto la sua guida, l’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano il Grande si impegnerà nella diffusione dei principi di onore, lealtà e servizio attraverso iniziative culturali, accademiche e sportive, anche nel segno delle discipline antiche, promosse in sinergia con la Libertas Provinciale di Avellino. Un progetto che mira a unire giovani e istituzioni in un percorso di crescita morale, sociale e spirituale. Il Prof. Vincenzo Mancuso, con la sua esperienza e dedizione, continuerà a sostenere e ispirare questo percorso, rappresentando l’anello di congiunzione tra la sapienza della tradizione e l’energia del
rinnovamento. La duplice investitura di padre e figlia come Gran Maestri costituisce un evento senza precedenti, un segno di continuità dinastica e familiare che esalta il valore dell’educazione, del merito e del servizio alla comunità. Il Casato Antinolfi, concedendo tale onore, ha ancora una volta dimostrato che la vera nobiltà non è solo privilegio, ma responsabilità verso il futuro. Ha scelto di rinnovarsi nel rispetto
delle proprie radici, affidando a una giovane donna la fiaccola di un Ordine che, pur affondando le sue radici nella storia, guarda al domani con spirito di luce e disperanza. Oggi, nei mantelli degli antichi Cavalieri, si riflette una nuova fiamma: quella di una cavalleria che include, educa e ispira, fedele alla sua missione eterna di servizio e di onore. Il Casato Antinolfi e la Libertas Provinciale di Avellino hanno scelto. E hanno scelto bene. Hanno scelto di restare fedeli alla storia, e proprio per questo hanno avuto il coraggio di scrivere il futuro.