Alberto Regazzoni, classe 1986, ingegnere aziendale, portacolori della società centenaria Canottieri Sabazia Savona, affiliata alla Libertas,  ha conquistato in Portogallo, a Montemor- o Velho, con la maglia della Nazionale della Federazione Italiana Canoa Kayak, tre titoli iridati nella categoria master A. Per ben tre volte è salito sul gradino più alto del podio ascoltando e cantando a gran voce l’Inno di Mameli. Il pluricampione italiano e più volte medagliato a livello europeo, ha vinto la prima medaglia d’oro nella gara del K1 500 metri al termine di una gara eccezionale dove ha percorso il tracciato in 1’45”26, distaccando di 74 centesimi di secondo gli  spagnoli Inigo Lois (1’46”00)e Javer Petruelo ((1’46”36). Quinto posto il compagno del Team Italia Fabio Murra, mentre l’altro azzurro Valerio Castrovillari è giunto settimo. La seconda medaglia Alberto Regazzoni l’ha vinta nella gara del  K4 insieme ai nazionali Andrea Ramella, Albino Battelli e Valerio Castrovilli, mentre l’ultima l’ha messa al collo, nella giornata conclusiva del mondiale  vincendo la gara del K1 200 metri. Alberto Regazzoni è nato a Savona e gareggia per la Canottieri Sabazia dall’età di 10 anni. Ha iniziato a pagaiare allenato da Laura Bentivoglio, attuale direttore tecnico del team biancorosso. Commenta Regazzoni: “ Ho iniziato a pensare di preparare i mondiali di quest’ anno dopo aver vinto i 2 titoli italiani lo scorso anno. Quest’ inverno ho iniziato la preparazione e negli ultimi tre mesi mi sono allenato due volte al giorno nonostante le otto ore di lavoro. I tempi erano buoni e l’obiettivo era vincere almeno nel k4. Puntavo anche alle medaglie in k1 ma 3 ori é stata una cosa unica ed emozionante. Rimettersi in gioco e sfidare se stessi a 38 anni non è facile! Ma costanza e determinazione hanno sempre fatto parte di me”. Soddisfatto del risultato anche il presidente della Canottieri Sabazia, Ruggero De Gregori che afferma: “Nell’anno del centenario della nostra società arrivano tre medaglie pesanti per Alberto Non vediamo ora di poterlo abbracciare e festeggiare queste sue vittorie”.

 

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