Corsi e ricorsi storici. Ieri Alcide De Gasperi e Sandro Pertini, protagonisti della lotta partigiana, ricostruivano l’Italia martirizzata dalla guerra e gettavano le fondamenta delle istituzioni repubblicane.

Oggi queste due prestigiose matrici – cristiana e riformista con un denominatore comune fondato sulle solide basi dell’etica e dei diritti civili – si intersecano nuovamente per incentivare la democrazia partecipativa, per abbattere le barriere delle disuguaglianze, per promuovere la coesione sociale.

Vite parallele. La Libertas, fondata nel 1945, era ispirata dall’aforisma di Alcide De Gasperi “Andare avanti significa andare verso la giustizia sociale”. Precorreva gli antesignani del welfare valorizzando l’associazionismo sportivo di base con un imprinting di alto profilo valoriale per l’educazione e la formazione psicofisica dei giovani.

La UIL, nata dal congresso costitutivo del 1950, interpretava il rigore morale di Sandro Pertini riassumibile nel suo celebre leitmotiv “La corruzione è una nemica della Repubblica. I corrotti devono essere colpiti senza nessuna attenuante. Dare la solidarietà, per ragioni di amicizia o di partito, significa diventare complici di questi corrotti”. Una bussola etica per il “sindacato dei cittadini” che ha sempre orientato l’impegno nel sociale tutelando le figure più vulnerabili.

Alla luce di queste assonanze la delegazione della UIL guidata dal Segretario Generale Carmelo Barbagallo e la delegazione della Libertas guidata dal Presidente Nazionale Luigi Musacchia si incontreranno giovedì 21 luglio 2016 (ore 10.30) a Roma nella sede nazionale UIL (Via Lucullo n. 6 – Sala Bruno Buozzi).

Sarà attivata una proficua sinergia fra due protagonisti della nostra contemporaneità che condivideranno valori, linea progettuale e politica dei servizi (patronato ITAL UIL, centro di assistenza fiscale CAF UIL, ecc.). Si avverte l’esigenza di sviluppare una rete di mobilitazione civile e di impegno solidale al fine di ricucire le lacerazioni fra i palazzi della politica ed il tessuto sociale del Paese.

Il management sportivo si aprirà ulteriormente agli aspetti gestionali, giuridici, amministrativi, fiscali e sarà sussidiato da un sindacato nazionale che già opera per i riconoscimenti formali e per le tutele delle nuove professioni sportive. Un salto di qualità che andrà a potenziare su tutto il territorio nazionale la figura dell’operatore sportivo di base e la sua interlocuzione con gli enti locali.

Una particolare attenzione sarà dedicata al patrimonio storico della Libertas costituito dalle blasonate società sportive dilettantistiche che hanno conseguito un record difficilmente omologabile: oltre 600 campioni allo sport azzurro (primatisti sul podio e vessilliferi del fair play nella società).

Inoltre sarà attivato un osservatorio sul fenomeno emergente dell’imprenditoria giovanile che si autoreferenzia e si autogestisce dal basso. In uno scenario di latitanza delle istituzioni e di precarizzazione ormai endemica cresce la linea di tendenza verso le alternative occupazionali del “privato sociale” attraverso percorsi di sperimentazione e di innovazione.

Il modello di riferimento è l’Unione Europea dove proliferano oltre due milioni di imprese sociali che producono “autonomamente” occupazione giovanile e che sono sostenute da tre linee di intervento: agevolare l’accesso ai finanziamenti, offrire opportunità e visibilità, ottimizzare il quadro giuridico.

La Libertas e la UIL intendono puntare una lente di ingrandimento su quest’area emergente che rivendica una piattaforma con paradigmi di occupazione, di sviluppo, di riconoscimenti legislativi. Occorre esplorare le opportunità dei fondi strutturali, delle borse etiche e del finanziamento collettivo (crowd funding) per consentire ai giovani del nostro Paese di entrare a vele spiegate nella rete delle imprese sociali che già operano in Europa.

La Libertas e la UIL ritengono che si debba sostenere, legittimare e tutelare questo percorso per consentire alle nuove generazioni una visione di speranza civile, un orizzonte pragmatico e sostenibile di occupazione.

 

Enrico Fora – ufficiostampa@libertasnazionale.it

Leave A Comment