Alla presenza di autorità civili e sportive, sulla sponda purliliese del lago della Burida (sede del parco pubblico comunale) è stata inaugurata la Scuola nazionale Libertas di canoa, grazie alla collocazione di un prefabbricato in legno adibito a spogliatoio e deposito imbarcazioni. Si tratta di una ubicazione temporanea, in quanto l’amministrazione comunale di Porcia si sta adoperando per acquisire l’area privata adiacente. ‘I nostri futuri passi consisteranno nell’acquisizione del cantiere abbandonato dell’Associazione Remiera di Pordenone (il cui progetto è andato abortito a causa della mancanza di fondi, ndr) onde traslocarvi la casetta Libertas in maniera definitiva’ annuncia Giuseppe Gaiarin, sindaco di Porcia. La Scuola di canoa (intitolata alla memoria della cordenonese Barbara Nadalin, olimpionica di Atlanta 1996, prematuramente scomparsa) è di carattere nazionale.

‘In questa sede verranno infatti formati gli istruttori Libertas che potranno così insegnare la specialità in tutto il territorio italiano’ spiega Mauro Baron, ct della Nazionale e direttore della neonata Scuola, che per lo svolgimento dell’attività si avvarrà dello staff tecnico del collaudato Gruppo Kayak Canoa di Cordenons, presieduto da Graziella Biasiato. E proprio quest’ultima rimarca come la Scuola sarà aperta tutto l’anno e per utenti di tutte le fasce d’età, che potranno apprendere le specialità della velocità e della discesa, nonché eseguire la preparazione propedeutica allo slalom su fiume. Artefice della realizzazione della casetta in riva al lago è Ivo Neri, presidente del Centro provinciale Libertas di Pordenone. ‘Il Gkc di Cordenons è stato fucina di campioni come Barbara Nadalin e Daniele Molmenti, eppure erano decenni che la dirigenza implorava invano le amministrazioni locali l’urgenza di un fabbricato di supporto – ha spiegato Neri durante la cerimonia – ho quindi deciso di attivarmi in prima persona, e dopo soli 8 mesi sono riuscito a convincere Porcia. Il Municipio ci ha concesso l’area, mentre la casetta è stata pagata con i risparmi di tre anni del Centro da me presieduto. L’attività è già iniziata da un mese, e in questo breve lasso di tempo abbiamo già registrato la presenza di 300 giovani, provenienti dai punti verdi dell’hinterland. Ragion per cui, ci attendiamo che nel 2016 si possa traguardare la partecipazione di un migliaio di utenti. Non solo, è prevista la futura organizzazione di manifestazioni agonistiche, e stiamo inoltre lavorando a un paio di progetti inerenti i disabili e la salute delle donne’. Al taglio del nastro sono intervenuti Luciana Moro (madre di Barbara Nadalin) e Luigi Musacchia, presidente nazionale Libertas.

 

Leave A Comment