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27-02-2023 Avviato ufficialmente a Pordenone il Progetto Libertas 'Attivita' motoria preventiva ed adattata' |
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< -- wp:tadv/classic-paragraph --> E' partito ufficialmente il progetto 'Attivita' motoria preventiva ed adattata' che durera' fino al 29 marzo al Palazen di Pordenone. Il progetto sostenuto dalla Fondazione Friuli individua l'attivita' motoria come strumento principe per facilitare un'educazione inclusiva. Alla prima lezione di teoria sull'argomento 'Attivita' motoria preventiva ed adattata' presieduta dal dr Tome' erano presenti in sala anche il consigliere regionale Alessandro Basso il presidente regionale Libertas Lorenzo Cella i dirigenti scolastici Silvia Burelli e Francesco Gri e Marinella Ambrosio. Il tema della disabilita' continua ad essere uno dei piu' difficili da affrontare nel nostro sistema scolastico. Anche se esiste una normativa che esige la piena inclusione scolastica sono evidenti e persistenti da tempo varie criticita' di non poco conto dalla insufficiente assistenza in classe alla carente formazione degli insegnanti agli inadeguati e talvolta assenti servizi di supporto come varie indagini nazionali hanno evidenziato. La ricerca ha dimostrato come l'attivita' motoria sia un valido strumento per sviluppare le funzioni cognitive e per promuovere gli apprendimenti e puo' risultare uno strumento principe per facilitare un'educazione inclusiva volta all'inclusione di tutti gli alunni compresi gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Inoltre l'attivita' motoria e' fonte di benessere fisico emotivo e sociale; e' uno strumento privilegiato ed efficace per far maturare l'intera comunita' scolastica nella gestione e accoglienza della disabilita'. Obiettivo del progetto e' la formazione. E' importante per tutti i docenti curriculari in particolare se fatta sul campo nell'ambito di attivita' pratiche e progetti educativi coinvolgenti nei quali i docenti possano essere affiancati da esperti nel campo della disabilita' e della didattica sportiva per capitalizzare il bagaglio di conoscenze ed esperienze acquisite. Una prima parte di formazione teorica (12 ore) per aumentare la conoscenza delle varie disabilita' e delle criticita' didattiche correlate accompagnata ad una seconda parte di 200 ore di formazione pratica sulla didattica dell'attivita' motoria avvalendosi dello sport del judo che si e' dimostrato uno sport adatto allo scopo. Lo sviluppo della formazione pratica prevede l'interazione tra insegnanti curriculari ed esperti in compresenza al fine di trasferire e rafforzare il corpo docente di competenze che possano essere replicate in autonomia. Tra di essi la dott.ssa Ambrosio (Introduzione teorica alle varie tipologie di disabilita') il dr Tome' e la dott.ssa Domenighini (Attivita' motoria preventiva ed adattata) e i maestri Muzzin e Bouchart (Didattica del Judo). Le lezioni proseguiranno il 25 febbraio con la dott.ssa Domenighini; il 4 marzo con la dott.ssa Tellan; l'8 marzo e il 29 marzo con il dr Tome'. < -- /wp:tadv/classic-paragraph --> |
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