Si è conclusa la maratona degli “stati generali”: momenti di incontro e di confronto fra le strutture centrali e territoriali della Libertas. In sostanza abbiamo effettuato un check up completo sul corpo associativo per monitorare le criticità. Periodicamente il nostro movimento si deve misurare con una fenomenologia sociale in continua e rapida trasformazione. Ecco perchè dobbiamo verificare se la nostra linea progettuale risponde alla nuova domanda che emerge dalle grandi aree di sensibilità sociale.

Inoltre è importante valutare la valenza e la competitività della nostra politica dei servizi. Stiamo attraversando un’emergenza fra attese e speranze mentre si sedimentano i ritardi strutturali e le lentezze burocratiche (la scuola, il welfare, gli impianti sportivi, il fisco, il gap delle aree meridionali, ecc.). Gli enti di promozione sportiva, per la loro “vocazione” sociale, sono in prima linea su tutto il territorio nazionale ed avvertono il disagio dei giovani.

Lo “sport per tutti” è cresciuto esponenzialmente in questi ultimi anni consentendo a migliaia di cittadini di ogni età  e di ogni ceto sociale di praticare l’attività motoria. La Libertas  ha colto l’occasione degli “stati generali” per monitorare le proprie potenzialità, le capacità organizzative, la forza di attrazione, il peso dell’interlocuzione con gli enti locali.

Dai lavori degli incontri territoriali è emersa la consapevolezza di energie ancora inespresse che devono essere canalizzate verso obiettivi mirati consolidando rapporti associativi ormai collaudati ed esplorando nuove alleanze che abbiano aperto canali di comunicazione con soggetti istituzionali. Da queste proficue reciprocità si possono sviluppare nuove aggregazioni in sintonia con il patrimonio valoriale della Libertas.

In questa direzione gli “stati generali” hanno palesato una stimolante elaborazione di intenti che dovranno coniugare, nell’immediato futuro, una spinta propositiva e competitiva. Dobbiamo rinnovare l’entusiasmo dello “stare insieme”, dobbiamo perseguire obiettivi sostenibili, dobbiamo aggiornare la nostra cultura sportiva che non può essere più soltanto “muscolare” in quanto si deve adeguare alla crescente domanda di benessere psicofisico. In sostanza gli “stati generali” sono un tagliando di verifica e di aggiornamento per calibrare la nostra proposta associativa verso una dimensione più movimentista.

 

 

Il presidente Nazionale

prof. Luigi Musacchia

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