Il CNS Libertas ricorda Pietro Mennea, indimendicato velocista di Barletta, capace di farsi spazio, a cavallo degli anni Settanta e Ottanta, tra i superatleti dell’Europa dell’Est e lo strapotere degli sprinter afroamericani.

Due le imprese rimaste scolpite nella storia dell’atletica leggera e nella memoria di tutti noi. 12 settembre 1979, quando il cronometro venne inchiodato da Pietro sui 19’72” nei 200mt piani della pista di Citta del Messico; tuttora la miglior prestazione europea sulla distanza.

La seconda, un anno più tardi, ai Giochi di Mosca del 1980, altra gara leggendaria e oro olimpico al collo, davanti al britannico Wells e al favorito giamaicano Don Quarrie.

Non solo atleta. Autore di venti libri, dottore commercialista e avvocato, Mennea fu direttore generale della Salernitana calcio e docente universitario di Legislazione europea delle attività motorie e sportive.

Dal 2006, insieme con la moglie Manuela Olivieri, Pietro Mennea ha dato vita a una Onlus, la ‘Fondazione Pietro Mennea’, che si propone di effettuare assistenza sociale e donazioni economiche a enti di ricerca, associazioni sportive e istituzioni culturali mediante progetti di carattere filantropico.

 Oggi, ad un anno dalla sua scomparsa, ricordiamo con grande affettoed infinita stima l’atleta, l’uomo e l’amico, Pietro Mennea.

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